Si aggrava la situazione sanitaria negli allevamenti ovini abruzzesi, colpiti da una recrudescenza del virus Blue Tongue (Lingua Blu), che sta causando gravi perdite tra gli animali, cali di produttività e forti limitazioni alla movimentazione dei capi.
A lanciare l’allarme è Cia Agricoltori Italiani Abruzzo, che chiede un intervento urgente alla Regione per contenere la diffusione del virus e sostenere economicamente le aziende colpite.
«La Blue Tongue sta provocando danni enormi al comparto ovicaprino – denuncia il presidente regionale Nicola Sichetti –. Se non si interviene subito, centinaia di aziende rischiano una crisi irreversibile».
Il virus, trasmesso da insetti vettori, ha un’elevata letalità e impatti devastanti sulla salute degli animali e sull’intera filiera agroalimentare. Per questo, Cia Abruzzo rivolge un appello alla Giunta regionale e agli assessorati competenti, chiedendo:
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la disponibilità immediata di vaccini e presidi veterinari, con accesso agevolato e copertura pubblica;
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un piano straordinario di monitoraggio e disinfestazione, attivando i servizi veterinari delle Asl;
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indennizzi urgenti per le aziende colpite, secondo le normative nazionali ed europee;
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il coinvolgimento del Governo e dell’Unione Europea tramite un tavolo di crisi interregionale e lo stanziamento di fondi straordinari.
«La zootecnia abruzzese – conclude Sichetti – è un settore strategico ma già fragile. Non possiamo permetterci altri ritardi. Servono risposte rapide e concrete. Cia Abruzzo è pronta a collaborare con le istituzioni per affrontare e superare questa emergenza».