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Riportare le librerie al centro della vita culturale e sociale delle città, restituendo loro quel ruolo di baluardo del sapere che hanno ricoperto per decenni, prima dell’avvento delle vendite online, dell’acculturazione rapida mediata da Internet e della diffusione degli e-book. È questo l’obiettivo del nuovo coordinamento regionale dell’Associazione librai italiani (Ali), costituito ieri a Pescara nella sede di Confcommercio Abruzzo, in presenza del presidente nazionale dell’associazione, Paolo Ambrosini.10-kZrC-U50373240802FLD-1140x589Living_MGbig.jpg

 

A guidare il coordinamento saranno tre nomi di spicco del settore: Alfredo Murgo dell’Aquila, Antonella De Luca di Chieti e Antonio Di Giosafat di Pescara, tutti operatori con una lunga esperienza alle spalle. Alla riunione hanno preso parte anche Giammarco Giovannelli, presidente regionale di Confcommercio, e Riccardo Padovano, presidente della sede pescarese.

«L’obiettivo – ha spiegato Ambrosini – è creare una rappresentanza solida a livello regionale, capace di dialogare con gli enti locali e le istituzioni. Le librerie non sono solo esercizi commerciali: sono presìdi culturali, luoghi di aggregazione e strumenti essenziali per la diffusione del sapere».

NON SOLO NOSTALGIA: UN PROGETTO PER LE NUOVE GENERAZIONI

L’iniziativa non nasce con intenti nostalgici. «Non si tratta di ridare valore alla carta stampata per romanticismo – ha precisato Ambrosini – ma di educare, soprattutto i più giovani, a una conoscenza più profonda e ragionata, mediata da figure professionali come i librai, custodi e divulgatori di cultura».

A ribadire il valore strategico dell’iniziativa anche Giovannelli: «Le librerie sono state e continuano a essere punti di riferimento nella formazione culturale dei nostri giovani. Con il rinnovo di Ali vogliamo accogliere in Abruzzo progetti futuri, anche nell’ottica de L’Aquila Capitale italiana della cultura 2026».

UNA REGIONE GIA' VIVA DI CULTURA

L’Abruzzo, del resto, è tutt’altro che privo di fermento culturale. Oltre a una fitta rete di presentazioni librarie, circoli di lettura e attività nelle biblioteche, la regione ospita festival di rilevanza nazionale, come i Premi Flaiano, fondati da Edoardo Tiboni 52 anni fa, e il FLA - Festival di Libri e Altrecose, ideato da Giovanni Di Iacovo e Vincenzo D’Aquino 22 anni fa. Senza dimenticare lo Squilibri Festival di Francavilla al Mare, nato da un’idea di Peppe Millanta, incentrato proprio sul valore materiale e simbolico del libro.

«Per chi è nato nella seconda metà del Novecento – ha ricordato Padovano – la libreria era un luogo d’anima. Il libraio non si limitava a venderti un libro: ti parlava, ti guidava, condivideva una passione. A Pescara oggi resta la San Paolo, ma un tempo c’erano la Costantini, la Filograsso… Lo scopo di Ali è riportare la gente nelle librerie di quartiere».

VERSO UNA RINASCITA CULTURALE

Con il nuovo coordinamento, l’Abruzzo si dota di uno strumento utile per rafforzare il proprio tessuto culturale. Un passo concreto verso una rinascita lenta ma necessaria, che rimetta il libro e il libraio al centro della comunità.