Da tempo assistiamo con crescente preoccupazione al progressivo degrado della nostra splendida Villa Comunale, un luogo simbolo della nostra città che merita rispetto e attenzione. In particolare, la situazione manutentiva appare ormai imbarazzante e si è ulteriormente aggravata a causa della drastica riduzione dell’afflusso idrico proveniente dal torrente Vezzola, compromettendo sia il necessario ricambio delle acque del laghetto che l’irrigazione del verde circostante. È inquietante constatare come, da oltre quindici giorni, nessuno si sia accorto della notevole diminuzione del flusso d’acqua che alimenta la Villa. Questo problema sta mettendo seriamente a rischio l’ecosistema del laghetto, in primis la sopravvivenza dei pesci, dei cigni — donati personalmente dal sottoscritto, dalla ditta Lesti Paletts, da Giancarlo Falconi e da altri cittadini generosi — e di tutte le altre specie animali presenti.
Le cause di questa emergenza sono molteplici e ben note:
La riduzione del flusso idrico nel punto di prelievo;
L’aumento della quantità d’acqua prelevata dal Nucleo Industriale, fruitore e responsabile della conduttura;
Una probabile rottura lungo il tratto finale della condotta, in particolare nella zona di Viale Bovio, ancora da individuare con precisione.
Di fronte a questa situazione, è indispensabile un intervento immediato e coordinato. Chiediamo con urgenza a chi di competenza di attivarsi per limitare i danni e salvaguardare l’ambiente e la fauna della Villa Comunale. In attesa di individuare e risolvere definitivamente il problema, è necessario procedere immediatamente con il riempimento del laghetto tramite autobotti, al fine di evitare conseguenze irreparabili per le specie animali presenti.
Fa male constatare che tanto impegno e dedizione profusi negli anni per restituire dignità e bellezza a questo luogo così amato dai cittadini vengano vanificati da incuria e superficialità. La Villa Comunale è un patrimonio di tutti: merita rispetto, attenzione e interventi tempestivi.
È ora di agire. Teramo Vive
Valdo Di Bonaventura