Da oggi in Abruzzo aumentano gli abbonamenti per il trasporto pubblico su tutte le linee urbane ed extraurbane. CGIL Abruzzo Molise e FILT CGIL criticano duramente la decisione, definendola una misura “iniqua e imposta senza confronto con le parti sociali”.
I rincari, che seguono quelli già registrati nel 2024 con incrementi fino al 38%, colpiscono pendolari, studenti, lavoratori e pensionati, senza alcun miglioramento del servizio o agevolazioni per le categorie più fragili.
I sindacati denunciano che l’aumento aggrava le disuguaglianze territoriali, penalizzando soprattutto le aree interne e i piccoli comuni, dove il trasporto pubblico è spesso l’unico mezzo per accedere a servizi essenziali.
Criticata anche la mancata estensione del biglietto unico a tutta la regione, attivo solo nell’area metropolitana Chieti-Pescara, che continua a penalizzare chi vive lontano dai grandi centri.
“Non si possono tagliare servizi e aumentare i costi mantenendo sprechi e privilegi – concludono CGIL e FILT –. Gli abruzzesi meritano un trasporto pubblico moderno, accessibile ed efficiente”.