Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’allenatore 40enne finito al centro di un’inchiesta per presunti abusi sessuali su alcune allieve minorenni. Questa mattina l’uomo è comparso davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Teramo, Roberto Veneziano, per l’interrogatorio di garanzia. Assistito dal suo legale, ha scelto il silenzio. L’istruttore, specializzato in arti da combattimento, è attualmente agli arresti domiciliari. La Procura, aveva chiesto per lui la custodia cautelare in carcere, ma il gip ha optato per una misura meno restrittiva. Le indagini sono partite dalla denuncia della famiglia di una bambina di 11 anni, iscritta ai corsi nella palestra di Silvi dove l’uomo lavorava. Secondo quanto ricostruito, l’istruttore avrebbe rivolto alla ragazzina attenzioni sempre più invadenti, fino a comportamenti che configurerebbero veri e propri abusi. Al momento sono due le minorenni – entrambe sotto i 14 anni – formalmente riconosciute dalla Procura come persone offese. Una di loro avrebbe ricevuto per mesi messaggi espliciti su WhatsApp, a sfondo sessuale. I fatti contestati risalgono a dicembre scorso e, secondo gli investigatori, si sarebbero ripetuti quasi ogni settimana fino a tempi recentissimi.