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tribunale 1024x374Si è svolto ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari Roberto Veneziano l’interrogatorio di garanzia del 40enne istruttore di arti marziali di Silvi, accusato di violenza sessuale su minori infraquattordicenni. L’uomo, titolare di una palestra in città, è attualmente agli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico, misura cautelare disposta dalla Procura di Teramo.

L’imputato ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Le indagini, coordinate dalla Procura e affidate alla Polizia di Stato, sono scaturite dalla denuncia di una famiglia dopo che una bambina di 11 anni si è confidata con un’insegnante, che ha poi segnalato la situazione agli inquirenti.

Secondo le ricostruzioni, l’istruttore avrebbe creato un ambiente di fiducia con le giovani frequentatrici della palestra, per poi avere approcci a sfondo sessuale. Tra le accuse vi sono anche l’isolamento delle ragazze in uno spazio riservato della struttura, dove – sempre secondo gli investigatori – avrebbe costretto le vittime a spogliarsi e abusato di loro.

Il giudice ha evidenziato nell’ordinanza la gravità del contesto e ha definito l’indagato “astuto e manipolatore”, con un alto rischio di recidiva. Tuttavia, ha ritenuto adeguata la misura dei domiciliari, non accogliendo la richiesta della Procura di custodia cautelare in carcere, ma imponendo il divieto assoluto di contatti con minori.

Dalle indagini è emersa anche l’identificazione di una seconda minore, a cui l’istruttore avrebbe inviato messaggi a contenuto sessuale. La Procura non esclude che il numero delle potenziali vittime possa aumentare.