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Da quindici giorni sono accampati al Ceppo, immersi nei boschi che portano alla cascata della Morricana. Sono i Rainbow Family, una comunità internazionale che si ritrova ogni anno in mezzo alla natura, lontana da tecnologia, denaro e vita moderna. Per ora sono circa 150, ma il numero è destinato a crescere: secondo le previsioni, tra una settimana saranno almeno il doppio.

Arrivano da tutta Europa con zaini, tende e spirito libero. Vivono in cerchio, cucinano insieme, partecipano a momenti di silenzio, meditazione e condivisione. Niente cellulari, niente gerarchie, nessun leader. Il loro motto è “Pace, amore, armonia”.

Oggi uno di loro, Matteo, è sceso a valle per recarsi al Comune di Rocca Santa Maria. Aveva ricevuto una multa, ma grazie a un errore nella data della notifica, il sindaco Lino Di Giuseppe ha deciso di annullarla.

“È stato fortunato”, commentano gli altri. Una decina di membri del gruppo, però, dovranno davvero pagare le sanzioni ricevute in questi giorni. Il problema? Molti non hanno denaro: vivono secondo uno stile di vita radicalmente alternativo, lontano dal consumismo.

Non tutti in paese li capiscono. Alcuni li osservano con diffidenza, altri con curiosità. In molti li chiamano semplicemente “i nuovi hippie”. Ma loro preferiscono precisare: “Ci danno degli hippie, ma lo siamo solo nella misura in cui crediamo nell’unione e nella condivisione. Non abbiamo nulla a che vedere con le esagerazioni di allora”.

La Rainbow Family of Living Light è un movimento nato negli Stati Uniti negli anni Settanta e si ispira alla spiritualità degli Indiani d’America. Non c’è un’organizzazione formale, nessun sito ufficiale, nessuna pubblicità. I raduni si diffondono solo attraverso il passaparola e chi partecipa lo fa consapevolmente, accettando un ritorno alla semplicità assoluta.

Ora sono accampati tra i faggi e gli abeti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Raccolgono acqua da sorgenti, accendono fuochi per cucinare e si spostano a piedi. Per qualcuno può sembrare un’invasione fuori dal tempo, per altri è solo una ricerca di libertà.

Il Comune monitora la situazione e collabora con i carabinieri forestali per garantire il rispetto delle regole ambientali. Intanto, la Rainbow Family continua la sua vita nel bosco, in attesa del plenilunio, momento simbolico in cui il raduno raggiungerà il suo culmine. Andranno via a fine luglio.