Nel cuore selvaggio dei Monti della Laga, l’azienda abruzzese Scuppoz coltiva l’unico campo di genziana al mondo a duemila metri di quota. Da qui nasce un liquore iconico, artigianale, richiesto dai migliori chef europei.
Nel silenzio assoluto dei Monti della Laga, a pochi passi dal Ceppo, c’è un campo che sembra uscito da una fiaba. Non ci sono grandi macchinari, né coltivazioni intensive. Solo file ordinate di genziana officinale, pianta nobile, tenace, dal profumo amarognolo e dalla radice potente. È qui che Scuppoz – storica azienda teramana di liquori – ha scelto di coltivare in quota, portando l’artigianalità abruzzese verso vette letterali e simboliche.
Duemila metri sul livello del mare. È il campo di genziana più alto del mondo. Una rarità assoluta, che conferisce al prodotto finale un carattere irripetibile: la radice assorbe gli aromi puri della montagna, il terreno dona minerali preziosi, e l’altitudine plasma un profilo sensoriale che non esiste altrove.
LA FORZA DELLE RADICI
Fondata nel 1982, Scuppoz è un’azienda che ha saputo coniugare tradizione e modernità. I suoi liquori – genziana, amari, centerbe e distillati – raccontano l’anima profonda dell’Abruzzo, ma lo fanno con un’identità visiva contemporanea, elegante e distintiva. Non è un caso se oggi i prodotti Scuppoz sono presenti in alcune delle migliori cucine d’Italia e d’Europa, scelti da chef stellati e bartender per la loro autenticità.
“Siamo un’azienda legata alle radici del nostro territorio – spiega Anna Iannetti, alla guida del marchio – ma guardiamo al futuro con curiosità e dinamismo. Produciamo liquori nel rispetto della natura e della comunità. Il nostro obiettivo è far conoscere nel mondo l’artigianalità e la qualità dell’Abruzzo.”
UN CAMPO CHE PROFUMA DI FUTURO
La scelta di coltivare a 2000 metri non è casuale: è una sfida agricola, ambientale e simbolica. In un momento in cui molti abbandonano le terre alte, Scuppoz risale la montagna, investe in sostenibilità, recupera antichi saperi. E lo fa con uno stile imprenditoriale moderno, attento al brand, alla filiera corta, all’impatto ambientale.
Il campo si trova proprio sopra il vecchio rifugio del pastore, oggi in stato di abbandono ma presto destinato a rinascere grazie a un progetto di recupero promosso dal Comune. Un tassello in più nella visione di un territorio che si riscopre luogo di eccellenze e non solo di marginalità.
COSA RENDE UNICA LA GENZIANA SCUPPOZ?
Altitudine record: coltivata a 2.000 m, è l’unica al mondo a questa quota
Metodo artigianale: lavorazione tradizionale, raccolta manuale delle radici
Nessun compromesso: nessun aroma artificiale, solo ingredienti naturali
Profilo sensoriale esclusivo: amaro elegante, profondo, con note minerali
Distribuzione selettiva: presente in ristoranti stellati e boutique gourmet