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PHOTO-2025-07-08-21-02-39.jpgNuovo caso istituzionale nella Macroarea n. 5 “Centro Storico” di Teramo. La convocazione dell’assemblea dei residenti per il 18 luglio 2025, firmata da Luigia Ancarani in qualità di portavoce, sta sollevando critiche e dubbi di legittimità. Leggendo lo Statuto del Comitato centro storico sembra che la convocazione risulti viziata da irregolarità statutarie.
L"articolo 6, comma 7 dello Statuto del Comitato di Macroarea, infatti, prevede che se il numero dei componenti eletti si riduce a meno del 50%, il Collegio di Coordinamento deve considerarsi sciolto. In tale circostanza, il portavoce ha l’obbligo di convocare un’assemblea unicamente per ratificare le dimissioni e prendere atto dello scioglimento, con la contestuale decadenza di tutti gli altri membri ancora in carica.
“La convocazione del 18 luglio non rispetta l’art 6 comma 7 dello Statuto– afferma Cinzia Fino – in quanto la Portavoce -Referente avrebbe dovuto ( o meglio deve) convocare l’assemblea dei residenti con l’unico ordine del giorno ad oggi possibile ed ammissibile, ossia “la ratifica delle dimissioni di n. 4
componenti del collegio con la conseguente presa d’atto dello scioglimento del Collegio di Coordinamento e la contestuale decadenza degli eletti ancora in carica”.

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L’ordine del giorno dell’assemblea convocata, invece, oltre a non esplicitare tutto ciò, prevede al punto a) un argomento denominato “comunicazioni del comitato dei garanti e adempimenti consequenziali” su cui non è invece piú possibile interloquire atteso che lo Statuto esplicita che le dimissioni del 50 % dei membri del Collegio determinano “l’interruzione delle attività del Collegio di Coordinamento” e la declaratoria di decadenza dello stesso con la successiva indizione di nuove elezioni, come stabilito dallo Statuto.
Si invita, pertanto, la Portavoce-Referente a rettificare la convocazione dell’Assemblea, redigendola nel rispetto dello Statuto, ed accelerare le procedure di votazioni in un momento in cui è forte l’esigenza di rappresentanza e partecipazione attiva dei cittadini del centro storico che, ad oggi, non hanno avuto alcuna risposta alle richieste più volte esplicitate nelle Assemblee svoltesi anche alla presenza di Sindaco e assessori.