In riferimento alla nota diffusa dal Presidente provinciale ANACI Teramo, prendiamo atto di un tentativo tardivo e difensivo di reagire ad una leittima iniziativa sindacali con toni paternalistici e tesi a minimizzare un problema di carattere strutturale. Il SICET Teramo, sindacato degli inquilini legalmente riconosciuto e attivo da decenni nelle tutela del diritto alla casa, non ha bisogno nè di approvazioni né di inviti alla prudenza da parte di soggetti di categoria che rappresentano interessi professionali e privati, non sempre coincidenti con quelli dell’utenza popolare. Il fenomeno delle gestioni condominiali opache, autoritarie o prive dei requisiti normativi di legge è una realtà diffusa, documentata e quotidianamente segnalata agli sportelli SICET da decine di famiglie. Ridurre questo allarme a un problema di comunicazione o a “toni eccessivi” significa ignorare o mistificare la realtà. Chi amministra patrimoni immobiliari-specialmente quelli di edilizia pubblica popolare-ha obblighi precisi, sia sul piano della trasparenza che della formazione professionale. Ricordiamo, a beneficio di chi finge di dimenticarlo, che l’assenza dei requisiti formativi di cui all’art. 71-bis disp. Att. C.c. rende nulla la nomina dell’amministratore, e ogni atto successivo privo di legittimità. IL SICET ha ritenuto e ritiene doveroso denunciare questi vuoti di controllo, come pure l’assenza di strumenti istituzionali di tutela e mediazione. La proposta di istituire presso il Comune di Teramo uno sportello condominiale pubblico, imparziale e accessibile, non è rivolta sdANACI né subordinata al suo consenso. Non ci interessano tavoli autoreferenziali tra rappresentanze di categoria, ma atti amministrativi concreti, assunti da enti pubblici, che garantiscano strumenti di supporto ai cittadini – inquilini proprietari o comodatari-troppospessolasciati soli in situazioni di conflitto o vessazione. La difesa d’ufficio degli amministratori, la retorica “litigioso per natura” del condominio, e i tentativi di distogliere l’attenzione delle irregolarità gravi che continuano a moltiplicarsi sul territorio, non meritano alcun seguito. Il SICET Teramo, nel rispetto delle istituzioni e del proprio mandato, mantiene unicamente un rapporto di tipo istituzionale con il Comune di Teramoe con gli enti preposti al controllo e alla regolazione del sistema abitativo. Confidiamo che il Sindaco e l’amministrazione vogliano dare ascolto alle proposte formulate, assumendosi la responsabilità di atti concreti, senza lasciarsi condizionare da logiche corporative.
SEGRETARIO PROVINCIALE
ANTONIO DI BERARDO