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Domenica 20 luglio alle ore 21, in piazza Sant’Anna, la città di Teramo ospiterà Antonio Galetta, vincitore del Premio Campiello Opera Prima 2025, per la presentazione del suo romanzo d’esordio “Pietà” (Einaudi). In caso di maltempo, l’evento si svolgerà presso il Park Hotel Sporting.

L’appuntamento, promosso grazie alla collaborazione tra la Fondazione Il Campiello e la Fondazione Bruno Ballone, sarà moderato dal giornalista e scrittore Antonio D’Amore e rappresenterà una preziosa occasione per il pubblico abruzzese di conoscere uno degli esordi letterari più significativi dell’anno.

Antonio Galetta, nato a Ceglie Messapica, è dottorando in Letteratura italiana presso l’Università di Pisa e la Sorbonne Université. Scrittore e studioso, collabora con diverse riviste italiane e internazionali, sia cartacee che digitali, portando avanti una ricerca che unisce riflessione critica e sensibilità narrativa.

L’evento sarà arricchito dall’intervento musicale della Corale Giuseppe Verdi di Teramo, che eseguirà alcuni brani dal vivo, rendendo la serata ancora più coinvolgente.

Il Premio Campiello Opera Prima, istituito nel 2004, viene assegnato annualmente a un autore esordiente dalla Giuria dei Letterati e rappresenta uno dei più prestigiosi riconoscimenti per la narrativa italiana contemporanea.

La motivazione con cui la Giuria ha premiato “Pietà” mette in luce la forza stilistica e strutturale dell’opera:

«Pietà, esordio narrativo di Antonio Galetta, si impone per la qualità della scrittura e l'originalità della costruzione. Ambientato in un minuscolo e immaginario paese dell'Italia meridionale, il testo diviene rappresentazione, al tempo stesso ironica e drammatica, di un universo umano molto più ampio. L'adozione del noi come voce narrante consente di osservare dall'interno la comunità. La coralità del romanzo, tuttavia, non esclude il distacco critico verso una degenerazione del discorso pubblico che valica i ristretti confini della cittadina. La struttura narrativa, non lineare ma ben coesa, e la lingua, che si caratterizza per l'inventiva lessicale e per l'alternanza dei registri dal comico al burocratico o dal grottesco al lirico, testimoniano un'interessante ricerca stilistica.»

Con questa opera, Antonio Galetta si afferma come una delle nuove voci più promettenti del panorama letterario italiano.