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Una mattinata al Pronto Soccorso trasformata in un incubo per un cittadino giuliese e sua madre, costretti ad attendere oltre cinque ore per ottenere una TAC di controllo. La denuncia, affidata a una dura testimonianza pubblica, mette nuovamente sotto i riflettori la carenza di personale sanitario negli ospedali della provincia di Teramo.PHOTO-2025-07-27-14-25-44.jpg

«Questa mattina alle ore 9.00 mi sono recato al Pronto Soccorso di Giulianova con mia madre per una TAC di verifica», racconta il cittadino. «Dopo oltre tre ore e mezza senza ricevere alcuna informazione, ho chiesto spiegazioni allo sportello. Mi è stato detto che per tutti e quattro i presidi ospedalieri della provincia c’era un solo radiologo di turno».

Il cittadino torna poi in ospedale alle 14.00: solo in quel momento viene consegnato il referto, a distanza di cinque ore dalla richiesta iniziale. Ma il tempo perso non è l’unico elemento preoccupante della vicenda: «La situazione è stata molto difficile per mia madre – spiega – affetta da patologie mentali oltre che fisiche, che ha iniziato a manifestare forte disagio a causa dell’attesa estenuante».

Una testimonianza che si fa durissima nella parte finale: «Trovo inaccettabile che a fine luglio, in una città turistica come Giulianova e in pieno giorno di domenica, si possa verificare una simile carenza di personale sanitario. Come si può pensare di garantire un servizio sanitario efficiente in queste condizioni? È una vergogna e purtroppo una situazione non più tollerabile».

Il cittadino conclude con un attacco diretto alla politica regionale: «Complimenti a chi li ha votati, complimenti a Marsilio e complimenti all’assessora Verì... fate prima a chiuderlo!».

Una voce tra tante, forse, ma che esprime il malcontento crescente di molti utenti alle prese con le difficoltà quotidiane del sistema sanitario abruzzese, in particolare nel periodo estivo, quando la popolazione delle città costiere cresce in modo esponenziale e le strutture sanitarie si trovano sotto pressione