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È morto a soli 49 anni a causa di un infarto non diagnosticato, nonostante si fosse recato in ospedale con sintomi evidenti. La famiglia ha fatto causa all’ASL di Avezzano, che è stata ora condannata al pagamento di un risarcimento di 840mila euro. La tragedia risale a pochi giorni dopo un intervento chirurgico al setto nasale, che l’uomo aveva affrontato senza particolari complicazioni. Tuttavia, nei giorni successivi all’operazione, riporta il Centro, aveva iniziato ad accusare sintomi preoccupanti: formicolio al braccio sinistro, dolore al petto e senso di affaticamento. Preoccupato, si era recato al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano. Nonostante il quadro clinico compatibile con un possibile infarto, l’uomo era stato dimesso poco dopo, senza essere sottoposto a ricovero o ulteriori accertamenti cardiologici approfonditi. Poche ore più tardi, è deceduto improvvisamente a causa di un arresto cardiaco. I familiari, convinti che l’uomo potesse essere salvato con un intervento tempestivo, hanno presentato un ricorso contro l’ASL. Il tribunale ha dato loro ragione, riconoscendo una grave negligenza medica nella gestione del caso e condannando l’azienda sanitaria al pagamento di 840mila euro di risarcimento.