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È stato arrestato nei giorni scorsi a Montpellier, in Francia, Mircea Alexandru Istrate, cittadino romeno di 38 anni, ricercato in tutta Europa per l’omicidio di Cristian Muntianu, anch’egli romeno, trovato senza vita a marzo 2022 tra le macerie di un edificio abbandonato a Villarosa, frazione di Martinsicuro. A suo carico pendeva un Mandato di Arresto Europeo, emesso dal GIP di Teramo su richiesta della Procura, dopo mesi di serrate indagini condotte dal Reparto Operativo dei Carabinieri. Il corpo della vittima, in avanzato stato di decomposizione, era stato scoperto il 22 marzo 2022, occultato con cura tra i calcinacci di uno stabile fatiscente nei pressi di un centro commerciale, luogo spesso utilizzato come rifugio da senzatetto e persone in stato di grave marginalità. Proprio Muntianu e Istrate risultavano tra coloro che avevano trovato riparo lì. A lanciare l’allarme fu il titolare di un bar della zona, insospettito dalla prolungata assenza della vittima, un volto noto tra i frequentatori dell’area. Entrato nell’edificio, trovò tracce di sangue e avvisò immediatamente i Carabinieri. Solo l’intervento dei cani molecolari del Nucleo Cinofili di Bologna permise, settimane dopo, il rinvenimento del corpo nel seminterrato, nascosto sotto catrame plastificato, detriti e resti di un vecchio serbatoio: un occultamento studiato per ostacolare la dispersione di odori e liquidi organici. Da quel momento, le indagini hanno preso una svolta decisiva. Gli investigatori hanno iniziato a ricostruire la rete di relazioni all’interno dell’edificio e la vita invisibile di chi, ai margini della società, ne faceva un rifugio. In questo contesto di degrado, è emersa la figura di Istrate, noto per atteggiamenti aggressivi e soprusi verso Muntianu, spesso picchiato e derubato dei pochi spiccioli che racimolava con l’elemosina. Dagli accertamenti è emerso che Istrate, già sottoposto a obbligo di firma presso la compagnia dei Carabinieri di Alba Adriatica, risultava irreperibile dal marzo 2022. Le indagini successive, supportate da attività tecniche e analisi del DNA, lo hanno incastrato: sue tracce biologiche sono state rinvenute proprio nel luogo del delitto. Testimonianze e intercettazioni hanno completato il quadro accusatorio, ricostruendo la dinamica dell’omicidio: un colpo alla testa inferto con un bastone di ferro, seguito da un tentativo meticoloso di far sparire il cadavere. Dopo l’assassinio, Istrate si è dato alla fuga. Gli inquirenti ipotizzano un primo rifugio in Romania e, successivamente, il trasferimento in Francia, dove era già stato residente in passato. Proprio lì, nei giorni scorsi, è stato localizzato e catturato, al termine di un’articolata operazione di cooperazione internazionale, resa possibile grazie al coordinamento tra i Carabinieri, la Procura di Teramo, EUROJUST e la Divisione SIRENE del Ministero dell’Interno. Estradato in Italia, Mircea Istrate si trova ora rinchiuso in un carcere italiano, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per verificare eventuali coperture o aiuti ricevuti durante la latitanza. Dietro l’omicidio, una storia di degrado, abusi e miseria estrema, consumata nel silenzio ai margini di una società che troppo spesso dimentica i suoi ultimi.