Teramo è ormai da troppo tempo ostaggio di un clima di insicurezza crescente. Risse, episodi di
violenza, spaccio, furti e degrado urbano sono all’ordine del giorno, anche in pieno centro. E mentre
i cittadini lanciano appelli e denunciano il disagio quotidiano, il Sindaco continua a minimizzare,
come se vivesse in un’altra città. Un Sindaco che fino a ieri dichiarava che a Teramo si può “ancora
lasciare la chiave fuori dalla porta”, dimostrando un atteggiamento irresponsabile e fuori dalla
realtà.
Chi invece la realtà la conosce bene, perché la vive ogni giorno tra la gente, sono coloro che, come
me, da anni si battono per il diritto alla sicurezza. Dal 2019 porto avanti questa battaglia, anche nei
momenti in cui era più scomodo farlo. Ho incontrato il Prefetto, ho presentato interrogazioni in
Consiglio, ho promosso mozioni per aumentare gli strumenti di controllo del territorio. Ho chiesto
assunzioni nella Polizia Locale, ho ottenuto – non senza difficoltà – l’installazione di videocamere di
sorveglianza. Ma tutto questo, senza una visione politica decisa e concreta da parte del Sindaco,
serve a poco.
Esiste già un’ordinanza antiaccattonaggio, uno strumento che il primo cittadino ha deliberatamente
scelto di non applicare. Come possiamo credere a un Sindaco che, pur avendo strumenti a
disposizione, preferisce non usarli per non disturbare certi equilibri politici o ideologici? È proprio in
virtù di questa debolezza che a Teramo, ormai, tutto è possibile: bivacchi, aggressioni, presenze
moleste nei parchi e nelle aree pubbliche, senza che nessuno intervenga con fermezza.
I sindaci, è bene ricordarlo, hanno precisi poteri in materia di sicurezza urbana, riconosciuti dai
decreti Minniti, Salvini e Piantedosi. Ma ci vuole volontà politica per usarli. E la verità è che a Teramo,
oggi, manca proprio quella. Manca la volontà di mettere ordine, di riportare legalità e rispetto delle
regole. Il Sindaco è più concentrato su eventi, concerti, passerelle e sulla sua carriera personale, che
sui reali problemi della città.
Ascoltando la conferenza stampa di ieri proprio sul tema sicurezza rimango esterrefatto delle parole
del Sindaco e mi fa sorridere anche quando afferma che la colpa è del Governo. Per il nostro primo
cittadino le colpe sono sempre degli altri e mai lei sue.
Lui sa di mentire ai cittadini teramani. Un Sindaco ha pieni poteri per il decoro e la sicurezza, così
come gli attribuiscono i sopracitati decreti.Questo accade quando non si assume le proprie responsabilità e dimostra la totale inadeguatezza
ad amministrare una città capoluogo come Teramo.
A ciò si aggiunge un fatto paradossale: alcuni consiglieri regionali di opposizione, eletti nella
provincia di Teramo, chiedono oggi alla Regione fondi per la sicurezza nei nostri territori. Eppure si
tratta della stessa parte politica che governa e sostiene il Sindaco di Teramo. Invece di spronare
all’azione l’attuale amministrazione, attraverso alcuni consiglieri di riferimento, accettano
passivamente la visione politica del Sindaco, rinunciando di fatto ad investire in sicurezza.
Eppure i fondi ci sono. Il Comune di Teramo ha 1 milione e 800 mila euro di avanzo libero già
disponibile in cassa, che potrebbe utilizzare immediatamente, anche per la sicurezza urbana. Ma
evidentemente alcuni Consiglieri regionali con il loro gruppo politico, preferiscono investire tali
somme in concerti, propaganda e iniziative dal forte impatto mediatico, piuttosto che in strumenti
reali per la tutela dei cittadini.
Serve coraggio politico. Se queste scelte non sono più condivisibili basta prendere le distanze e non
appoggiare più questa maggioranza altrimenti è solo propaganda. Servono scelte nette. Non si
governa con gli slogan, ma con le decisioni. E su questo la città non può più aspettare.
E mentre la Giunta si preoccupa di gestire l'immagine, i cittadini devono preoccuparsi di come
attraversare una piazza o passeggiare con i figli nei parchi. È inaccettabile.
Noi continueremo a denunciare, a proporre e a pretendere. Perché la sicurezza non è né di destra
né di sinistra: è un diritto. E non c’è concertone che possa coprire l’eco del degrado che ormai si è
radicato nel cuore della nostra città.
Anche la sua stessa maggioranza oggi accusa il Sindaco di inerzia e superficialità questo per far capire
che Teramo manca sempre di più una guida amministrativa capace e pragmatica.
Un consiglio lo voglio dare al primo cittadino: le sue dimissioni.
CAPOGRUPPO FRATELLI D’ITALIA
Luca Corona