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IMG_9038.jpgÈ un’estate di grazia e fraternità quella che si sta vivendo tra le strade di Teramo e le case di circa 50 famiglie che hanno spalancato le porte — e il cuore — per accogliere 110 giovani e coppie accompagnatrici provenienti da Beirut, in Libano. Ragazzi e ragazze animati da una fede giovane, ardente, contagiosa. Tutti fanno parte del Cammino Neocatecumenale, presente anche nella parrocchia del Sacro Cuore, guidata da don Matteo Di Bartolomeo. L'occasione è il Giubileo dei Giovani, evento mondiale che culminerà con la veglia e la Santa Messa presieduta da Papa Leone XIV a Roma, nella spianata di Tor Vergata, luogo che ancora oggi riecheggia le parole e la presenza di San Giovanni Paolo II. Ma prima di giungere alla meta, il cammino spirituale di questi giovani attraverserà luoghi carichi di significato: Assisi, San Gabriele, Porto San Giorgio (sede storica del centro Neocatecumenale), Loreto, Lanciano e Manoppello. Ogni tappa è un incontro con la bellezza della fede, un respiro profondo nel cuore della tradizione cristiana. Il pellegrinaggio culminerà in un momento unico: l’incontro mondiale dei giovani del Cammino Neocatecumenale con Kiko Argüello, fondatore e guida carismatica del Cammino, previsto proprio nei pressi di Tor Vergata. Sarà un’esplosione di gioia, canti, testimonianze e preghiera. Un popolo in cammino, unito dalla stessa fede, pronto a gridare al mondo la bellezza di essere giovani e cristiani oggi.Anche numerosi giovani teramani del Cammino si uniranno al pellegrinaggio, portando con sé volti, storie, speranze. L’esperienza dell’accoglienza ha già lasciato un segno profondo nelle famiglie ospitanti: "Vedere questi ragazzi pregare, cantare, ringraziare – racconta una delle mamme ospitanti – è stato come aprire le finestre del cuore su un mondo che ha fame di Dio". In un tempo spesso segnato dalla paura del diverso e dalla chiusura, questo incontro diventa profezia: una Chiesa giovane, aperta, accogliente, che parla tutte le lingue e unisce i cuori oltre ogni confine.Il Giubileo non è solo un evento: è un’esperienza di comunione che resta impressa nell’anima. E questi giorni, per Teramo, per i giovani di Beirut, per i ragazzi in partenza verso Roma, saranno memoria viva di un Dio che cammina con il suo popolo.