Fermati, aggrediti, minacciati in pieno giorno sulla pista ciclabile da un gruppo di maranza armati, sembra di coltelli e perfino di un martello, e rapinati delle loro bici elettriche. È successo a due ragazzi adolescenti di Alba Adriatica e i rapinatori, ragazzini poco più che maggiorenni, sono poi fuggiti con le e-bike, lasciando sotto shock le vittime. Un episodio grave che scuote cittadini e turisti, e che arriva a pochi giorni dalla rissa scoppiata tra il 25 e il 26 luglio, che ha portato ieri ad un provvedimento di chiusura per 10 giorni di un noto locale.
Dopo i fatti, l’amministrazione comunale ha diffuso una nota dura e netta: “La sicurezza è e sarà sempre una priorità. Non possiamo tollerare violenze, disordine e atti che minano la serenità collettiva”. Sono già stati intensificati i controlli della Polizia Locale, anche con servizi in borghese e appiedati, in coordinamento con le forze dell’ordine e la Prefettura. È stata inoltre formalmente richiesta la convocazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per azioni interforze più incisive.
«Non ci rassegneremo a una gestione disordinata dello spazio pubblico – scrive l’amministrazione – Alba Adriatica ha un’identità fatta di famiglie, imprese e turismo di qualità. Non lasceremo che episodi isolati compromettano la nostra immagine».
Infine, il messaggio ai cittadini: «Siamo consapevoli delle criticità e stiamo reagendo con determinazione. La sicurezza è un diritto, e continueremo a lavorare per garantirla a tutti».