Sono in corso al PalaMaggetti i lavori per l’installazione di tabelloni segnapunti LED di ultima generazione, insieme alla sostituzione dei contasecondi sopra i canestri e delle luci di accompagnamento. L’intervento, dal valore complessivo di 80.000 euro, è affidato alla ditta specializzata Bertelè Electronics e finanziato grazie a fondi regionali ottenuti, secondo quanto riferisce l’Amministrazione Comunale, per impulso del consigliere regionale di Azione Enio Pavone. La Giunta guidata dal sindaco Mario Nugnes, affiancato dal vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici Angelo Marcone, sottolinea l’intervento come “un primo passo fondamentale” verso la riqualificazione completa del palasport, destinato a diventare una struttura all’avanguardia e in grado di ospitare eventi sportivi e culturali di alto profilo. “Questo intervento – dichiarano Nugnes e Marcone – dimostra l’attenzione della nostra amministrazione per le strutture sportive cittadine. È il frutto di un grande lavoro di squadra e della sinergia istituzionale con la Regione, grazie anche all’impegno di Enio Pavone”.
Non tarda ad arrivare la replica politica di Fratelli d’Italia, che smentisce pubblicamente l’attribuzione dei meriti all’Amministrazione Nugnes o al consigliere Pavone. Il capogruppo in consiglio comunale Francesco Di Giuseppe attacca: “Ancora una volta il Comune tenta di intestarsi meriti che non gli spettano. La verità è che il PalaMaggetti è stato inserito nel piano FSC dalla Regione Abruzzo su iniziativa del presidente Marco Marsilio e della sua Giunta di centrodestra, non su richiesta del Comune”. Secondo Di Giuseppe, nella formale richiesta di finanziamenti avanzata dal Comune alla Regione il 22 dicembre 2023, il PalaMaggetti non risultava tra le priorità, mentre erano indicate altre opere come pontile, via Roma, villa comunale, litorali e bocciodromo. Solo dopo l’inserimento del palasport da parte della Regione, il Comune avrebbe redatto una scheda tecnica iniziale, poi ampliata. Riguardo ai tabelloni LED, FDI precisa che erano già previsti nel progetto FSC come voce specifica con una stima di 90.000 euro e che la cifra di 80.000 stanziata successivamente proviene dalla cosiddetta “legge mancia” approvata nella legge finanziaria regionale – contro cui Pavone avrebbe votato, secondo quanto ricostruisce lo stesso Di Giuseppe: “È paradossale che Pavone si prenda meriti per un finanziamento nato da una legge alla quale lui stesso ha votato contro”.