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È morto mentre faceva ciò che amava, tra i profumi del caffè e i sorrisi dei clienti che per lui erano diventati famiglia. Roberto Gentile, 71 anni, colto da un malore ieri pomeriggio nel suo storico "American Bar" di viale D’Annunzio, se n’è andato in silenzio, un’ora dopo in ospedale, lasciando un vuoto profondo nel cuore del quartiere Porta Nuova a Pescara. Per chi lo conosceva, Roberto non era solo il barista: era una presenza gentile, una parola giusta al momento giusto, una tazzina preparata prima ancora che tu la chiedessi. La notizia della sua scomparsa si è diffusa in poche ore, scatenando un’ondata di commozione sui social. Ogni messaggio è un frammento di memoria, una testimonianza dell’impronta che Roberto ha lasciato nella vita di tanti. A piangerlo sono la moglie Liliana, i figli Roberta e Marco, la sorella Cinzia – per anni accanto a lui dietro il bancone – il fratello Antonio, il genero Antonio, la nuora Serena e i nipoti Tommaso, Marta e Giulia. Oggi, alle 16, nella chiesa di San Luigi, a pochi passi dal bar e dalla casa dove ha sempre vissuto, la comunità si riunirà per l’ultimo saluto.