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Il mistero dei tablet invisibili. È bastato chiedere "Che fine hanno fatto i dispositivi promessi ai consiglieri comunali?" per far scoppiare una scena che manco in una puntata di Beautiful. La consigliera Deborah Fantozzi, evidentemente stanca di prendere appunti a mano o forse semplicemente desiderosa di sfogliare la documentazione consiliare con un elegante swipe, ha deciso di andare dritta al punto. Accompagnata dal Sindaco in persona (che è un po' come quando porti la mamma a parlare con la professoressa), si è presentata dal dirigente comunale Andrea Bufarale per chiedere notizie sui tablet, annunciati per ogni consigliere. Fin qui tutto normale. O quasi. Perché – secondo fonti e bisbigli di corridoio – il tono usato pare non sia stato dei più concilianti. Alcuni testimoni parlano di “provocazione”, altri di “critica all’impegno del dirigente”, ma sull'effetto tutti sono concordi, anche perché tutto è avvenuto alla luce del sole: il dirigente, visibilmente irritato, non solo non ha gradito la domanda, ma ha deciso di far valere le sue ragioni. E così, in un gesto teatrale degno di Shakespeare, Bufarale è comparso in sala consiliare, protestando e visibilmente gesticolando contro il Sindaco. Stupore tra i consiglieri, silenzi imbarazzati, una scena che, sia pura durata pochissimo, ha lasciato il segno. Sul caso, i protagonisti non parlano, la consigliera Fantozzi nega addirittura che sia mai avvenuto. Morale della favola: a Teramo i tablet non ci sono (o si nascondono), ma lo spettacolo non manca mai. E per chi vuole seguire la politica locale, altro che streaming o registrazioni: basta sedersi in platea al Consiglio Comunale e lo spettacolo è assicurato. Sarà finita qui? Non sembra, visto che si dice che il Sindaco, dopo la sfuriata, abbia deciso di approvare la richiesta di trasferimento di Bufarale al Comune di Pescara. Vedremo. Rimanete connessi (anche senza tablet).

ELISABETTA DI CARLO