Rafforzare i controlli e garantire maggiore sicurezza in vista del picco della stagione turistica. È questo il principale obiettivo emerso dalla riunione di coordinamento delle Forze di Polizia, convocata questa mattina presso il Palazzo del Governo di Teramo e presieduta dal Viceprefetto Vicario, Alberto Di Gaetano. All’incontro ha preso parte anche la sindaca di Alba Adriatica.
La riunione si è concentrata in particolare sulla situazione dell’ordine pubblico nella cittadina costiera, recentemente interessata da episodi di cronaca che hanno influenzato la percezione di sicurezza da parte di residenti e turisti.
Grazie al rafforzamento estivo dei presidi delle Forze dell’Ordine, attivo su tutti i Comuni della costa, sono già state adottate misure efficaci, ma si è convenuto sulla necessità di incrementare ulteriormente i controlli, soprattutto nelle aree più frequentate dai giovani, come i locali e i luoghi di aggregazione notturna.
Tra le misure operative annunciate:
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Incremento delle unità dei Carabinieri su Alba Adriatica, con l’attivazione di una stazione mobile e intensificazione dei servizi notturni;
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Servizi interforze ad alto impatto, anche con il supporto delle unità cinofile della Guardia di Finanza;
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Coinvolgimento degli esercizi commerciali per ampliare l’uso della vigilanza privata e contrastare la vendita di alcolici ai minori.
La sindaca di Alba Adriatica ha ringraziato la Prefettura e le Forze dell’Ordine per il supporto e ha illustrato le misure adottate dal Comune: potenziamento della videosorveglianza, lotta al degrado urbano e maggiore collaborazione con la Polizia Locale, che sarà chiamata a intensificare i controlli sui contratti di locazione per contrastare gli affitti a minorenni.
L’attenzione è stata estesa anche al Comune di Silvi, dove si registrano fenomeni simili: anche lì verranno intensificati i controlli congiunti tra tutte le forze dell’ordine, soprattutto nei luoghi e negli orari più sensibili.
“La sicurezza è un bene comune – si legge nella nota della Prefettura – e tutti dobbiamo sentirci responsabili della sua tutela”.