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montagnaborgogenericoQuest’estate il termometro del turismo segna due andamenti opposti: la costa teramana rallenta, mentre l’entroterra e la montagna vivono una stagione da record. Sagre affollate, conventi aperti ai visitatori, parchi avventura pieni di famiglie, maneggi e borghi storici che accolgono turisti in ogni vicolo: il cuore dell’Abruzzo interno batte forte. Sul crinale del Gran Sasso, lo spettacolo è senza precedenti. File di escursionisti si snodano lungo i sentieri, in un flusso continuo che racconta il desiderio di natura, silenzio e aria pulita. Le guide alpine parlano di presenze mai registrate prima, i rifugi lavorano a pieno ritmo e l’atmosfera è quella delle grandi occasioni. A pagare il conto di questo spostamento di interessi sono le spiagge, che vedono un calo di presenze rispetto agli anni precedenti. Caldo intenso, voglia di esperienze autentiche e la riscoperta del turismo lento sembrano aver spinto molti a lasciare l’ombrellone per lo zaino da trekking. L’Abruzzo, così, mostra il suo doppio volto: da un lato una costa che fatica per i costi troppo altri, dall’altro una montagna che sorride e si conferma protagonista di un’estate all’insegna dell’avventura e delle tradizioni.