Per il mese di agosto, e in particolare per le due settimane centrali a cavallo del Ferragosto, il turismo montano registra la saturazione Ota (Online Travel Agency) più elevata, con un 47,4%. Le settimane centrali legate alla ricorrenza di Ferragosto raggiungono addirittura il 51,6% per le località di montagna. Buone anche le performance del prodotto turistico lacuale, con una saturazione del 42,3%, mentre il settore termale si ferma al 38,2%. Lo rileva il Ministero del Turismo. Il Trentino-Alto Adige si conferma leader: 48,31% di saturazione in agosto e 52,28% per Ferragosto, grazie alla sua offerta d’alta quota. Seguono Valle d’Aosta (44,3%) e Abruzzo (43,52%) nella classifica di agosto. Secondo i dati Jfc, per l’estate in montagna si stimano oltre 6,8 milioni di arrivi (+4,8% rispetto al 2024), più di 74,8 milioni di pernottamenti (+2,2%) tra Alpi e Appennini e una spesa complessiva di 6,1 miliardi di euro (+9,6%). Una crescita significativa per un prodotto sempre più destagionalizzato. Ferragosto regala sorprese anche a destinazioni considerate “secondarie” o non legate al mare: Crotone (49,7%) e Bolzano (48,83%) registrano ottimi dati. Elevati i tassi di saturazione anche per province come Teramo (53,4%), più legata alla costa, e L’Aquila (53,12%), trainata dalle località montane del Gran Sasso, Pescasseroli e Castel di Sangro.