Nella storica “Rotonda” dell’Aquila, realizzata per ballare il “Tango” nel luogo dove sorge oggi l’Auditorium del Parco “Renzo Piano”, nel 1953 fu ospitato il noto Concorso regionale per eleggere “La più bella e più brava ragazza d’Abruzzo e Molise” e quell’anno vinse con pieno merito la stupenda sorella di Fred Bongusto. La nuova “Rotonda” aquilana fu anche il palcoscenico che ospitò il prestigioso Concorso Regionale di nuove canzoni in vernacolo abruzzese, al quale partecipò anche lo stupendo canto teramano “Arvì”, i cui autori erano il poeta Antonio Misantone e il musicista Ennio Vetuschi. I brani furono eseguiti con la collaborazione del cantante Achille Canosa e di due Cori, mobilitati per l’occasione da alcuni autori in gara. Leggo in diversi articoli di varie testate giornalistiche, che il canto “Arvì” risultò vincitore della competizione svoltasi a L’Aquila, ma la notizia riportata è inesatta, poiché il canto vincitore fu “Crisci, crisci fiore” con testo di Roberto Ciancarelli e musica di Giorgio Cavalli e Walter Museo, eseguito dal Coro Gran Sasso di L’Aquila diretto dal M° Paolo Mantini. Al secondo posto si classificò il magnifico canto “Arvì” di Misantone-Vetuschi, eseguito dal raffinatissimo afflato del Coretto di Atri, formato da un suggestivo sestetto femminile diretto dal Maestro Ennio Vetuschi. Il musicista Giorgio Cavalli, mio carissimo amico, sul Concorso canoro regionale svoltosi a L’Aquila, mi ha scritto recentemente la nota di seguito riportata: “Poiché la storia impone ricordare che tra le nuove canzoni presentate c’era anche ARVI’ dei teramani Misantone e Vetuschi musicista, fondatore e direttore del Coro <<G.Verdi>> di Teramo, divenendo da subito estremamente popolare, mi sento ancora convinto che nulla a nessuno avrebbe rubato, se fosse stata essa a vincere”.
M° Camillo Berardi