Ha fatto discutere, e non poco, il concerto di Clara a Tortoreto, diventato in poche ore un vero e proprio caso social ribattezzato “Claragate”. Al centro della polemica: i costi dell’evento e, in particolare, il compenso dell’artista, che secondo alcune ricostruzioni sarebbe stato pari a 46mila euro. A fare chiarezza, confermando quelle che erano state le risposte dell'Amministrazione Comunale alle sollecitazioni dell'opposizione, è Domenico Sistilli, titolare della società Mia Eventi Live, organizzatrice della serata, e lo fa numeri alla mano; «È scorretto dire che Clara abbia percepito 46mila euro – spiega –. Quella cifra è il totale dei costi sostenuti dal Comune per l’intero evento, che ha compreso molto di più del solo cachet della cantante».Secondo quanto dettagliato da Sistilli, infatti, la cifra di 46.200 euro ha coperto:
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Show anni ’90 di apertura, prima dell’esibizione di Clara;
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Concerto di Clara;
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Service audio e luci;
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Struttura di montaggio per service e copertura palco;
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Hotel per 14 persone;
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Noleggio tricamper camerini;
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Allestimento backstage, catering e gazebo;
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Spese di pranzo e cena per 27 persone;
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Allestimento transenne Orsogrill per chiusura area concerto;
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Fee dell’agenzia organizzatrice.
«La trasparenza è fondamentale – sottolinea Sistilli – e ci tengo a ribadire che la cifra comprende l’intera macchina organizzativa, non solo la prestazione artistica». Non solo: l’organizzatore ha anche voluto smentire alcune affermazioni circolate sulla stampa. In particolare, vuole replicare ad un articolo pubblicato da movmag.com: «Non ho mai detto che in piazza non ci fossero 10mila persone. Ho semplicemente precisato che non spettava a me certificare le presenze, senza assolutamente entrare nella quantificazione del pubblico, che era numerosissimo e che, come hanno visto tutti, ha seguito il concerto con grande partecipazione».