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Sono passati pochi mesi da quel giorno di maggio nel quale, un teramano di 59 anni sceso dall’autobus a piazza Garibaldi, avvicinandosi alla sua bici elettrica aveva visto due ragazzi, magrebini, che armeggiavano sulla catena di chiusura (LEGGI QUI IL NOSTRO ARTICOLO SUL FATTO). Cercò di fermarli, rivendicando la proprietà della bici, ma si ritrovo con due fendenti di coltello, che solo per fortuna, e per la sua capacità di spostarsi, non lo raggiunsero all’addome, tagliandogli il giubbotto. Reagì. È un docente di scuola superiore, ma anche insegnante di yoga e vanta una profonda conoscenza delle arti marziali, così decise di affrontare i due ladri di bicicletta, mandandoli entrambi in ospedale, uno con una spalla e la mascella fuori uso e l’altro con contusioni varie. All’epoca, non volle parlare, non volle apparire, perché non voleva che quell’episodio venisse amplificato in maniera eccessiva e magari distorta. A distanza di qualche mese, però, per Massimo Carlucci quell’esperienza è diventata prima una riflessione, condivisa con Guido Gambacorta, amico e titolare della palestra nella quale insegna yoga, e poi un’idea e dall’idea è nato un progetto: un corso di autodifesa personale, che partirà ad ottobre. Scopo? «Offrire ai miei concittadini le conoscenze necessarie per gestire situazioni particolari, non insegneremo a picchiare o a tirare pugni, ma a proteggersi in una situazione particolare. Per chi fosse interessato a seguire un corso di autodifesa che, come detto, non è e non sarà una “scuola” di aggressione, il numero da contattare è 338.4779731. I particolari, di quell’aggressione e del corso, li ascoltiamo direttamente dai protagonisti.