VIDEO / Il 2014 di Brucchi: "Un mare in tempesta ma abbiamo tenuto la rotta...Senza bugie, mai"
Si dà la sufficienza il sindaco Brucchi stilando il bilancio di un 2014 che è stato "un mare in tempesta ma siamo stati capaci di tenere la rotta". Un anno "difficile", quello appena concluso, "ma la nostra è stata un'amministrazione che ha messo la faccia, in tutto". Parola del primo cittadino che, circondato dalla giunta e da un pugno di consiglieri di maggioranza, ha dettagliato un 2014 fortemente condizionato "dal valzer di norme varate e modificate, di continuo, dal governo nazionale. E nonostante i tagli sempre più pesanti piombati sulle casse del Comune dallo Stato ci siamo distinti, senza toccare il Sociale e la Scuola", ha dichiarato il sindaco. Cita la classifica di Italia Oggi pubblicata da Repubblica e che vede, nella qualità della vita, Teramo balzare dal 61imo al 27imo posto: "Non significa che si sta bene a Teramo ma che si vive meglio rispetto al passato...". Il 2014 è stato l'anno del -7% di indebitamento del Comune ("Sfido altri enti a poter annoverare questo risultato in un momento di profonda crisi per tutti...", ha proseguito), del ricorso per la prima volta in assoluto all'anticipazione di cassa, della revisione della spesa, del taglio dei dirigenti e quando parla del personale dell'ente la cui voce incide sul bilancio con il 25,28% rispetto al 31,29 del 2010, Brucchi si lascia andare al commento: "Scusate se abbiamo qualche decina di ex Lsu assunti sotto l'era Sperandio e che magari non dimostrano capacità particolari...". Il sindaco si sofferma sulle tasse: "Checchè ne dica l'opposizione, abbiamo ridotto la Tari, corretto il tiro lì dove ritenevamo fosse indispensabile farlo a tutela delle fasce più deboli...Io voglio essere autonomo nella scelta delle tasse da applicare o meno senza imposizioni di alcuno". Poi, le opere pubbliche: "Con oltre 6 milioni di euro siamo stati il volano dell'economica locale", sostiene il sindaco citando i dati diffusi dall'ANCE. C'è spazio per la Cultura, le frazioni, le manutenzioni ("Sono state poche nel 2014..."), gli impianti sportivi ("Stiamo lavorando sull'Acquaviva e altrove..."). Tra gli obiettivi intoccabili del 2015 la difesa delle fasce deboli, scuola e sociale. Ma restano sul tavolo il futuro del trasporto scolastico ("Fino a giugno rimarrà così, poi...si vedrà", ha detto il sindaco in conferenza, lasciando intendere che non si è assunta ancora una decisione di merito sul servizio), la questione della gestione dei parcheggi a pagamento ("Vogliamo garantire i posti di lavoro della Tercoop e con la gestione interna il Comune sarebbe nelle condizioni comunque di incassare più di quanto faccia oggi con i soli 160mila euro dalla occupazione di suolo pubblico..."). Il 2015 sarà anche l'anno del ciclo integrato dei rifiuti, si spera, e a Mastromauro sindaco di Giulianova, Brucchi chiede di "smetterla con i soliti campanilismi". Fare meno, fare meglio, fare di più. Questa la mission del 2015 dell'era Brucchi bis. Il 2014 va nel dimenticatoio per la giunta Brucchi che, a giugno, come noto, sarà sottoposta a verifica, assessorato per assessorato: "Ma credete veramente che si risolvino i problemi tagliando gli assessori da 9 a 5 o è meglio avere un Comune che funziona bene?". Con un dispiacere: "Posso essere burbero, saluto poco magari...Ma non sono un bugiardo, qui lavorano persone oneste". E a chi gli chiede come giustifichi la percezione negativa dei teramani rispetto al lavoro profuso dall'amministrazione dice: "Problemi di comunicazione, miglioreremo da adesso in poi". Basterà ai teramani nel 2015?
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