Un ritrovamento inquietante all’interno della chiesa di San Domenico, nel cuore del centro storico di Teramo. I carabinieri hanno recuperato,stamattina alle 9, le ossa umane, appartenenti ad almeno dieci persone, nascoste in una soffitta dell’edificio sacro. Secondo i primi accertamenti, si tratterebbe di resti risalenti a diversi secoli fa, probabilmente appartenenti a frati domenicani che avevano vissuto e officiato nella struttura. Il rinvenimento è avvenuto ieri, quando il sacrestano della chiesa, Tiberio, si è imbattuto nei resti durante alcune operazioni di pulizia. “Non mi aspettavo una scoperta simile – racconta – ho visto qualcosa tra le assi e, avvicinandomi, ho capito che si trattava di ossa umane. Ho subito avvisato il parroco e poi i carabinieri”. Gli uomini dell’Arma hanno transennato l’area e avviato i rilievi insieme al nucleo scientifico. Sul posto anche i tecnici della Soprintendenza per valutare l’origine e l’epoca dei resti e l'assessore Stefania Di Padova. Al momento non si esclude che possano essere legati ad antiche pratiche di sepoltura interne ai conventi, comuni fino a qualche secolo fa. Dalla soffitta, alla quale siamo riusciti ad accedere, emergono segni di depositi stratificati, come se le ossa fossero state accatastate in più riprese e dimenticate con il passare del tempo. Le indagini dei carabininieri continueranno nei prossimi giorni, mentre la comunità religiosa e i fedeli della chiesa di San Domenico attendono chiarimenti su un mistero che, dopo secoli, torna alla luce.