• DGA
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

la-barbarie-va-di-scena-a-lennacervo-decapitato-da-bracconieri_87c6699a-517b-11e4-8be4-6e4f3fb6baec_700_455.jpg
Due splendidi animali uccisi e orribilmente mutilati. Nel giro di poche ore, due ritrovamenti: un orso bruno marsicano rinvenuto morto in stato di mummificazione nei boschi di Cocullo e un cervo decapitato lungo la Sp 125 tra Antrosano e Cappelle dei Marsi. Due episodi distinti, ma accomunati dalla brutalità delle circostanze e dal sospetto che dietro vi siano responsabilità umane.Il primo macabro rinvenimento è avvenuto a Olmo di Bobbi, frazione di Cocullo, al di fuori dei confini protetti del Parco nazionale d’Abruzzo e del Sirente Velino. A segnalare la carcassa è stato u n escursionista, che ha immediatamente allertato le autorità. L’orso, ormai mummificato e privo di alcuni arti, sarebbe morto almeno due mesi fa. Le condizioni dei resti rendono complicata l’individuazione delle cause, ma solo le analisi dell’Istituto zooprofilattico, sotto la supervisione dell’Ispra, potranno chiarire se si tratti di un avvelenamento o di un colpo d’arma da fuoco, come accaduto in passato. La zona, già teatro di numerosi casi di avvelenamento che hanno colpito lupi, grifoni e corvi, resta tristemente nota per episodi di bracconaggio e illegalità ai danni della fauna selvatica. La Procura di Avezzano ha aperto un fascicolo e disposto il sequestro penale dei resti. Poche ore dopo, un’altra scena cruenta si è presentata agli automobilisti lungo la provinciale 125, tra Antrosano e Cappelle dei Marsi. Un cervo, è stato ritrovato senza vita, con la testa recisa di netto. L’animale, probabilmente lo stesso investito dall’auto di un turista romano, dopo l’urto si era allontanato nei campi, facendo perdere le tracce. Il giorno successivo, però, la carcassa decapitata è stata rinvenuta poco distante. Un dettaglio che alimenta il sospetto di un macabro intervento umano, dato che la testa risulta asportata con precisione e non per opera di predatori. Su entrambi i casi indagano i carabinieri forestali, con il supporto della Asl e dei veterinari del Parco nazionale d’Abruzzo.