Potrebbero essere state alcune batterie vecchie, rimaste collegate alla corrente nonostante l’imbarcazione fosse inutilizzata, a provocare il corto circuito che ha dato origine all’incendio scoppiato sul motopesca Antonio Padre. L’episodio è avvenuto lunedì sera, poco prima delle 22, lungo la banchina nord del porto di Giulianova. Gli inquirenti tendono ormai a escludere la pista dolosa: non sarebbero infatti emersi segni di effrazione né elementi che facciano pensare a un atto intenzionale. Al contrario, si rafforza la tesi dell’incidente. Le fiamme, partite all’improvviso, hanno generato un’alta colonna di fumo visibile anche a grande distanza, richiamando in breve tempo numerosi curiosi nell’area portuale. L’imbarcazione, lunga circa 22 metri e appartenente a una marineria pugliese, era ferma a Giulianova per lo stop alla pesca a strascico imposto dal calendario biologico. Al momento dell’incendio a bordo non si trovava nessun membro dell’equipaggio.