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agostino balloneAbbiamo assistito, favorito dal periodo feriale,  a un dibattito a colpi di comunicati stampa, sviluppatosi   sulla “paternità” del brano folcloristico “ARVI’”. Siamo stati sostanzialmente silenti sull’argomento se non per  una semplice dichiarazione, sollecitata dal giornalista che più di tutti se ne era occupato “vediamo le carte”. Ora, aldilà di ricordi più o meno attendibili, le carte non sono emerse ma abbiamo registrato  una testimonianza della figlia del Dr. Antonio Misantone che dice che il padre, autore indiscusso del testo, chiamò il M^ Ennio Vetuschi per far comporre la musica di Arvì, cosa che Ennio Vetuschi fece e porto il testo di “Arvì”, da lui musicato, sui palcoscenici del mondo rendendolo famoso, senza alcun interesse economico non avendolo peraltro registrato alla Siae, ma solo per l’amore verso la musica e per il folclore abruzzese.  

Questo è un fatto incontestabile. 

Stando così le cose ogni titubanza da parte del nostro bravo e poliedrico  Maestro Enrico Melozzi appaiono infondate.  

Senza l’opera di Ennio Vetuschi e della Corale Giuseppe Verdi oggi il testo di Arvì, sarebbe relegato in un cassetto e nessuno ne avrebbe parlato. 

Onore al Maestro Ennio Vetuschi e viva la Corale Giuseppe Verdi di Teramo che dopo settant’anni continua a divulgare le melodie dei brani del folclore abruzzese.

L’occasione mi è gradita per porgere cordiali saluti.   

Agostino Ballone

Presidente Corale G. Verdi - Teramo