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Nella giornata di venerdì 1° agosto, durante l’incontro riguardante la procedura di

raffreddamento e conciliazione con Utilitalia, Cisambiente - Confindustria, Assoambiente e le

Centrali cooperative, si è consumata la rottura delle trattative per il rinnovo del CCNL unico di

settore dei Servizi Ambientali.

Dopo mesi di trattative infruttuose, le Associazioni datoriali hanno confermato l’assoluta

intransigenza e la mancanza di volontà di rinnovare il CCNL, necessario per rispondere alle trasformazioni

del settore e indispensabile per aumentare le tutele economiche e sociali di lavoratrici e lavoratori.

Le Associazioni datoriali hanno messo in campo un atteggiamento dilatorio inaccettabile.

Non si può più rinviare un rinnovo che deve dare risposte a esigenze urgenti come l’ampliamento

delle tutele su salute e sicurezza e l’adeguamento delle retribuzioni sempre più erose

dall’inflazione negli ultimi anni.

Come Organizzazioni sindacali abbiamo fatto proposte - anche nel dettaglio -

sviluppando i temi delle piattaforme sindacali affinché si possa sottoscrivere un rinnovo

contrattuale di prospettiva, più coerente con l’indispensabile sviluppo industriale del settore e

rinnovato nelle regole e nelle tutele per lavoratrici e lavoratori.

Nonostante il senso di responsabilità mostrato da lavoratrici e lavoratori in tutti questi

anni, le Associazioni datoriali sia pubbliche che private hanno palesemente ignorato le nostre

proposte e, quindi, le necessità e le fragilità che persistono nel settore.

La rottura del confronto, come deciso dall’Attivo Nazionale unitario dello scorso luglio, ha

indotto le Segreterie Nazionali a proclamare, per il prossimo 17 ottobre 2025, una giornata di

sciopero in tutte le imprese pubbliche e private dell’intero territorio nazionale.

La categoria sciopera per:

• Garantire la sicurezza e la salute di tutte le lavoratrici e lavoratori;

• Sviluppare la classificazione del personale;

• Migliorare gli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti;

• Recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione;

• Per tutelare maggiormente i lavoratori degli appalti;

• Sviluppare il welfare contrattuale e il sistema delle indennità;

• Rafforzare l’esercizio del diritto di sciopero.

Non permetteremo che il Contratto Collettivo nazionale possa essere trasformato in uno

strumento di precarizzazione e flessibilità senza regole per favorire un mercato basato sulla

logica dell’abbattimento del costo del lavoro.

Non permetteremo che si mettano in discussione le tutele e la professionalità delle

lavoratrici e dei lavoratori, la rappresentanza sindacale e il diritto alla salute e alla sicurezza di chi

opera nel settore.

Il contratto collettivo deve essere uno strumento di crescita e coesione tra aziende,

lavoratrici e lavoratori e non un insieme di norme utili solo a precarizzare il lavoro.

Oggi inizia la mobilitazione, il 17 ottobre è sciopero nazionale.

Sapremo, con la forza delle nostre idee e della nostra determinazione, conseguire un

giusto rinnovo del contratto collettivo di settore, per tutte le lavoratrici e i lavoratori.

FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADE