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DJI_20250908_110043_469.JPGIl Delfico è sicuro... ed è stato chiuso solo perché i tecnici incaricati dalla Procura hanno rimesso una relazione non approfondita. La Procura, dal canto suo, non poteva far altro che adottare il provvedimento di sequestro, ma gli indici non sono tali da imporlo. È questo il sunto della conferenza stampa tenuta questa mattina in Provincia, per l'annuncio della presentazione dell'istanza di dissequestro.  Un'istanza presentata sulla base degli elementi conoscitivi emersi sia dalla relazione dell'ATI Project (che conduce ad un livello di conoscenza LC3) sia dei calcoli del consulente tecnico, l'ingegnere Alfonso Marcozzi. «La nostra istanza di dissequestro si basa su una solida e completa documentazione. Il tempo trascorso è stato indispensabile all'acquisizione di ogni elemento utile al giudizio giuridico perché il livello di LC3 richiede centinaia di prove - ha spiegato il presidente D'Angelo - naturalmente abbiamo una nostra opinione ma, come è accaduto dal sequestro in poi, siamo esecutori di decisioni che non abbiamo preso noi. Abbiamo adempiuto al nostro compito adeguandoci alle conseguenze del sequestro costruendo un campus in meno di tre mesi altrimenti il Convitto e i Licei non avrebbero avuto una sede con conseguenze gravi anche sul personale non docente del Convitto; abbiamo dato seguito al contratto con l'ATI Project sulla base delle gare d'appalto gestite a livello centrale dalla struttura di Governo Invitalia; abbiamo fornito il nostro supporto economico, tecnico e amministrativo alle scuole coinvolte fra traslochi, alloggi, lavori di adeguamento al Pascal, al Forti e all'ex Consorzio Agrario per ospitare dignitosamente una popolazione di circa 1200 persone. Ora, un giudice terzo deciderà sul dissequestro: considerando la posta in gioco, la pressione sociale, gli interessi della comunità crediamo di aver fatto tutto il possibile perché questo giudizio possa essere preso con serenità sulla base di una documentazione che davvero non ha tralasciato nulla e che supera le incertezze di un anno fa». Il lavoro dell'ATI rappresenta il cosiddetto livello di conoscenza LC3 che quindi è stato utilizzato per le valutazioni conclusive dal consulente incaricato, l'ingegnere Alfonso Marcozzi: un ulteriore passaggio, questo, suggerito dal dirigente Francesco Ranieri, responsabile unico di progetto, perché la "relazione specialistica dell'ATI è caratterizzata dalla non integrale modellazione dell'edificio non essendo state trattate le coperture di tutto l'immobile e le verifiche dell'immobile alle azioni sismiche...e risulterebbe insufficiente in sede giudiziaria"
Le conclusioni dell'ingegner Marcozzi.

  • La relazione tecnica dimostra che l'edificio è staticamente sicuro e non presenta
  • condizioni di pericolo immediato.
  • L'indice globale di sicurezza statica risulta 5v,i = 1,09 (maggiore di 1,0, quindi positivo).
  • L'indice di vulnerabilità sismica riscontrato è {e = 0,43, valore inferiore allo 0,60 previsto solo come obiettivo in caso di interventi di miglioramento sismico. Questo significa che non costituisce motivo di "rovina" o di inagibilità, ma solo un margine da migliorare in prospettiva.
  • Sono state condotte oltre 300 prove e rilievi, incluse prove con martinetti piatti, carote di calcestruzzo, analisi su acciaio e murature, oltre a rilievi laser scanner e fotogrammetrici.
  • È stato raggiunto il massimo livello di conoscenza (LC) per le murature e LC2 per il calcestruzzo armato e acciaio.
  • I risultati numerici sono stati validati da prove sperimentali in sito, con scarti entro il 10% rispetto ai modelli teorici, confermando l'affidabilità delle analisi.

Sulla sicurezza statica

  • Non sono presenti fessurazioni significative, cedimenti fondali o anomalie strutturali.
  • Travi e solai sono risultati coerenti con le prestazioni richieste; le prove di carico pregresse hanno restituito esiti ottimi.
  • Le murature, pur più snelle dei limiti delle nuove costruzioni, sono sicure grazie ai vincoli reali e ai collegamenti con i solai.

Sulla sicurezza sismica

  • L'analisi pushover 3D ha evidenziato un comportamento coerente con la tipologia muraria e la configurazione scatolare dell'edificio.
  • L'indice di vulnerabilità sismica ({e = 0,43) segnala la necessità di un futuro miglioramento antisismico, ma non una condizione di rischio imminente o di pericolo per l'uso attuale.

Le conclusioni

  • presenta condizioni statiche soddisfacenti, con margini di sicurezza superiori all'unità;
  • mostra una vulnerabilità sismica, ma coerente con l'età e la tipologia costruttiva;
  • non presenta criticità tali da pregiudicarne l'uso attuale, pur richiedendo una pianificazione di miglioramento sismico per incrementare la sicurezza globale e adeguarsi ai livelli richiesti dalle NTC per edifici scolastici.
  • Controllare gli elementi architettonici portati presenti sulle facciate.
  • Intanto in queste ore si è al lavoro per completare i lavori del campus della Cona e smontare i cantieri che in meno di tre mesi hanno realizzato le strutture che consentiranno di accogliere i convittori - quindi mensa, dormitorio, segreterie e aree studio - mentre sono state riqualificate anche le aree esterne con spazi per l'attività fisica di cui usufruiranno anche gli studenti del Pascal e del Comi-Forti.