• DGA
×

Avviso

Non ci sono cétégorie

IMG_1696.jpgUna tragedia improvvisa. Alle tre di questa notte, nel silenzio della casa di famiglia a Colleatterrato, il cuore del conosciutissimo Manuele Pierangeli ha smesso di battere. Aveva soltanto 42 anni. Manuele era l’immagine stessa della vitalità e della gioia. Un giovane uomo carico di energia e di voglia di fare, che in passato, prima di intraprendere altre carriere lavorative, era stato anche talentuoso collaboratore giornalistico del Cittadino, il mensile che è all’origine del nostro sito. Questo, è un lutto anche nostro, che a Manuele volevamo bene, perché era impossibile non volergliene, così come non farsi coinvolgere dalla sua trascinante vitalità. Era una forza della natura, generoso e geniale, attento e creativo, ogni volta che entrava in redazione portava una ventata di felicità.

La tragedia si è compiuta nella notte: Manuele dormiva, accanto a lui, la moglie Barbara, funzionaria della Croce Rossa, che, accortasi del malore del marito, ha tentato in ogni modo di strapparlo a quel destino improvviso, praticando tutte le manovre di soccorso. Non c’è riuscita, e a nulla sono valsi i tentativi degli operatori del 118.
Per Manuele non c’è stato nulla da fare.
Appena sabato scorso, la loro bambina Carlotta aveva festeggiato il suo primo compleanno. Una festa semplice, piena di amore, che oggi diventa un ricordo dolcissimo, da custodire con cura, perché quella bambina crescerà con l’affetto della madre, dei nonni, degli zii e dei cugini, ma senza l’abbraccio del suo papà. Manuele era un uomo che aveva scelto di non smettere mai di imparare. Laureato in economia, lavorava per una società privata slovena.
E proprio ieri, poche ore prima di questa notte maledetta, aveva sostenuto l’ultimo esame della sua seconda laurea in Scienze della Comunicazione. Gli mancava solo la tesi. Un traguardo che non potrà festeggiare, ma che resterà testimonianza della sua determinazione e della sua voglia di crescere sempre. Sempre allegro, il suo sorriso era di quelli che sapevano alleggerire i pensieri.
Figlio dell’indimenticato assessore comunale Aldo Pierangeli, Manuele lascia mamma Eliana, i fratelli Marco, imprenditore e già presidente dell’Ater, e Massimo, ufficiale dei Carabinieri e i nipoti Alessio, Paolo e Aurora, che adorava e che lo adoravano. Ma lascia anche chiunque abbia incrociato la sua strada, perché aveva quella rara capacità di farsi voler bene con semplicità, senza clamore.
Domani, alle ore 16, nella chiesa del Risorto di Colleatterrato Basso, il rito funebre. Sarà un saluto straziante, ma anche un atto d’amore collettivo per ricordare chi era Manuele: un marito innamorato, un padre felice, un figlio premuroso, un fratello presente. Perché, anche se la sua vita si è fermata troppo presto, il ricordo di ciò che ha donato resterà inciso per sempre nei cuori di chi lo ha conosciuto.