Sarà ricordato con una celebrazione solenne il sesto anniversario della scomparsa di Padre Giacomo Raineri (1939-2019), missionario itinerante e presbitero del Cammino Neocatecumenale. Il Comune di Roseto, in collaborazione con la Parrocchia del Sacro Cuore e il Cammino Neocatecumenale, ha annunciato con gioia l’avvio dell’iter del processo di canonizzazione.
L’evento si terrà sabato 20 settembre alle ore 10:00 presso il Cimitero Capoluogo. La cerimonia, che sarà presieduta da S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo della diocesi di Teramo-Atri, vedrà la partecipazione delle autorità comunali, di comunità parrocchiali, associazioni religiose, fedeli e cittadini. Sarà un momento di preghiera e di ascolto di testimonianze, nel ricordo di una figura che ha segnato profondamente la vita spirituale della città e non solo.
UNA VITA TRA MISSIONE E FEDE
Padre Giacomo Raineri è stato viceparroco della chiesa del Sacro Cuore di Roseto dal 1970, prima di dedicarsi all’evangelizzazione nei territori martoriati dalla guerra nell’ex Jugoslavia. La sua opera pastorale portò alla nascita di centinaia di comunità neocatecumenali e alla fondazione di due seminari missionari diocesani. Nonostante ritorsioni e persecuzioni, lasciò nelle popolazioni balcaniche un ricordo di gratitudine, tanto che la sua tomba, custodita proprio nel cimitero di Roseto, è oggi meta di pellegrinaggi da Croazia, Serbia, Bosnia e Slovenia.
Originario di Palazzolo sull’Oglio, Padre Giacomo era rosetano d’adozione: qui aveva fondato la prima comunità Neocatecumenale della costa adriatica, mantenendo sempre un legame profondo con la “Città delle Rose”.
IL RICORDO DELLA CITTÀ
Nel gennaio 2023, a ulteriore testimonianza dell’affetto dei rosetani, la piazza antistante il Cimitero del Capoluogo è stata intitolata alla sua memoria, con una cerimonia molto partecipata e lo svelamento di una stele commemorativa.
“Per la nostra comunità Padre Giacomo Raineri non è stato solo un sacerdote, ma una vera guida spirituale – sottolinea il sindaco Mario Nugnes –. La sua dedizione instancabile e la sua fede profonda hanno lasciato un’impronta indelebile e un’eredità spirituale forte e duratura. L’avvio del processo di canonizzazione rappresenta un riconoscimento al valore della sua testimonianza e alla sua vita interamente donata al Vangelo”.