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La Polizia Stradale di Teramo, con una relazione ufficiale indirizzata alla Prefettura, ha confermato le irregolarità segnalate dal consigliere comunale Franco Fracassa sulla pista ciclopedonale che collega via De Gasperi a piazza Garibaldi. Dal sopralluogo effettuato il 1° agosto è emerso che il tracciato presenta diversi problemi: la corsia pedonale, larga 90 centimetri, in un punto si restringe fino a 40, rendendo impossibile il passaggio a persone con disabilità o con carrozzine. Inoltre, il canale di raccolta acque piovane è protetto solo da reti metalliche da cantiere, non idonee a garantire la sicurezza prevista dal Codice della Strada. La relazione, firmata dal dirigente della Sezione Polizia Stradale, dott. Marcello Delli Rocioli, conclude che la pista non rispetta le norme nazionali sull’accessibilità e sulla sicurezza stradale. Ora è da capire cosa faranno il Sindaco e l'assessore Filipponi che hanno ereditatto questo progetto dal consigliere regionale Giovanni Cavallari e che sull'argomento erano stati raggiunti da una diffida dallo stesso consigliere Fracassa.

ECCO IL DOCUMENTO CHE NON LASCIA SPAZIO A DUBBI.

Polizia Stradale di Teramo (Prot. TEPE30/2025/0099, datata 3 settembre 2025), indirizzata alla Prefettura di Teramo e al sig. Franco Fracassa.

Sintesi del contenuto:

  • Oggetto: corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada, a seguito di un esposto presentato dal sig. Fracassa Franco.

  • Contesto:

    • Il 30/07/2025 è stato presentato un esposto.

    • Il 01/08/2025 la Polizia Stradale ha effettuato un sopralluogo nel tratto urbano di Teramo, tra via De Gasperi e Piazza Garibaldi, dove è stato realizzato un collegamento ciclopedonale.

  • Constatazioni sul posto:

    • Presenza di pista ciclopedonale aperta al pubblico (direzione mare/monti), tra il ponte San Gabriele e lo svincolo vicino all’Hotel Michelangelo.

    • Elementi principali rilevati:

      • Canale di raccolta acque piovane (profondo 0,50-0,60 m, largo 0,80 m, delimitato da muretto).

      • Corsia pedonale larga 0,90 m, separata da linea continua bianca dalla pista ciclabile.

      • Pista ciclabile larga 1,46 m, con cordolo rialzato bianco/nero di 0,20 m che la separa dalla carreggiata.

  • Criticità evidenziate:

    • Il canale di raccolta acque è protetto solo da pannelli di rete metallica, simili a delimitazioni provvisorie da cantiere, e quindi non adeguati a garantire la sicurezza prevista dal Codice della Strada (art. 32 regolamento di esecuzione e DM 223/92).

    • La riduzione della corsia pedonale, all’altezza di un pozzetto di raccolta acque, da 0,90 m a soli 0,40 m, non rispetta le misure minime di larghezza stabilite dal DM 236/1989 e dal DPR 503/1996, che regolano l’accessibilità per persone con disabilità. Questo rende difficile o impossibile il transito di pedoni, soprattutto di disabili con carrozzina o ausili alla deambulazione.

  • Conclusione:

    • La presenza di tali elementi impone una segnalazione obbligatoria (pericolo e delimitazione).

    • L’attuale configurazione non assicura la piena fruibilità e sicurezza previste dalle norme.

  • Firma:

    • Relazione redatta dal vice ispettore Masullo Pietro

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