Ci sono uomini che, nel silenzio del loro lavoro quotidiano, diventano punti di riferimento, presenze costanti, esempi senza bisogno di proclami. Uno di questi uomini è Giuseppe Amarii, che oggi saluta la sua divisa dopo 35 anni di servizio, congedandosi da Maresciallo Capo, comandante dei Carabinieri forestali della stazione di Torricella Sicura Il suo cammino era iniziato a Rocca di Mezzo, alla scuola per allievi Forestali: un ragazzo giovane, pieno di entusiasmo, che forse non immaginava quanto profondo sarebbe stato il legame tra la sua vita e quella terra che amava. Dopo un passaggio a Pistoia, Giuseppe era tornato in Abruzzo, a Torricella Sicura. Lì, anno dopo anno, divisa dopo divisa, ha messo radici, lasciando un segno che non si cancella. La sua carriera lo ha portato lontano, fino a Trivento in Molisee poi di nuovo vicino, a Cortino, per infine ritornare ancora una volta a Torricella Sicura, il suo vero porto sicuro. Solo in quella stazione, sul campo, ha trascorso 32 anni della sua vita: una vita intrecciata alle storie della comunità, alle voci delle montagne, ai problemi e alle speranze della gente. Nel 2012 ha vinto il concorso da ispettore, e il 2 giugno 2021 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, riconoscimento che ha dato voce a ciò che molti già sapevano: Giuseppe non era solo un uomo di servizio, ma un uomo di cuore. Perché di lui, chiunque parli, racconta sempre la stessa cosa: la disponibilità, la generosità, la capacità di fermarsi ad ascoltare, di tendere la mano, di esserci. E non importa se in quel momento stava indossando la divisa o se era nella sua vita privata: il suo modo di essere era lo stesso. Oggi, lasciando il suo incarico, non lascia però la sua comunità. La sua eredità non si misura solo nei verbali o nelle operazioni portate a termine, ma negli sguardi riconoscenti di chi lo ha incontrato, nella fiducia che ha saputo trasmettere, nel rispetto che ha saputo conquistare senza mai imporlo. Dopo 35 anni di servizio, Giuseppe Amarii si toglie la divisa, ma resta quello che è sempre stato: un uomo buono, una guida, un esempio. E se oggi la sua carriera si chiude, resta aperta una storia molto più grande: quella del suo legame con la gente e con la sua terra.