All’ospedale San Salvatore dell’Aquila è stato eseguito il primo trapianto di rene in Abruzzo con donatore vivente e gruppi sanguigni non compatibili. Un uomo ha donato un rene alla moglie, superando la barriera biologica grazie a terapie innovative e a un’equipe multidisciplinare altamente specializzata. L’intervento, praticato in pochi centri italiani, amplia le possibilità di accesso al trapianto e contribuisce a ridurre le liste d’attesa. La coppia gode oggi di buona salute, con funzione renale normale. L’operazione è stata resa possibile dal lavoro sinergico di chirurghi, nefrologi, immunogenetisti, anestesisti, trasfusionisti, biologi, infermieri e personale di supporto, coordinati dal Centro Regionale Trapianti. Il manager della Asl, Paolo Costanzi, ha sottolineato come investimenti in formazione e collaborazione tra reparti permettano di offrire cure d’eccellenza.