Alfonso Sardella non era solo un poeta, “da marciapiede”, come si autodefiniva, era anche un divertente dicitore delle sue poesie e in teatro dava il massimo, incantando il pubblico e affascinandolo, con la sua verve, con la sua ironia, con il suo malinconico disincanto. Il 19 giugno 1993, affiancato da Mirella Lelli, lesse al teatro Comunale di Teramo una delle sue poesie più belle, “Via Teatro Antico”. Era la via dove era nato e dove era cresciuto. La sua descrizione è pittoresca, la sua lettura uno spettacolo teatrale di grande piacevolezza. La sua voce, il suo dialetto, la sua figura ci giungono da un passato che comincia ad essere lontano.
ELSO SIMONE SERPENTINI