Un 17enne di San Benedetto dei Marsi è stato trasferito in una comunità fuori regione per decisione del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila. Il giovane è imputato per atti persecutori, lesioni personali e porto di arma impropria, dopo due anni di vessazioni ai danni di una ragazza più giovane. Le accuse parlano di minacce, insulti sui social, richieste di denaro, aggressioni fisiche e persino sigarette spente sul corpo della vittima. La vicenda rievocata dal Centro, è emersa quando i genitori della ragazza hanno denunciato l’accaduto ai carabinieri, dando il via a un’indagine coordinata dalla Procura minorile. Inizialmente il ragazzo era sottoposto alla permanenza in casa presso un parente, ma ha più volte violato le prescrizioni, girando in moto e frequentando bar. Da qui la decisione di aggravare la misura cautelare con il trasferimento in comunità. La giovane vittima, secondo quanto ricostruito, aveva subito pesanti conseguenze psicologiche e quotidiane per le continue persecuzioni.