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Screenshot_2025-09-29_alle_04.58.32.png“Paziente omosex”. È polemica sul caso avvenuto all’ospedale “Santo Spirito” di Pescara, dove un medico del reparto Malattie Infettive ha riportato nel referto clinico la dicitura “paziente omosex”. A denunciare l’episodio con un post facebook è stato Enzo Speranzini Anelli, 61 anni, che ha raccontato di essersi sentito umiliato e discriminato di fronte a un dettaglio irrilevante e contrario alle norme sulla privacy. «Non mi era mai successo nulla del genere – ha scritto – e soprattutto non me lo aspettavo da un camice bianco». Il referto, destinato ad accompagnare il paziente durante il percorso di day hospital, resterà infatti archiviato con quella specificazione. Il post di Speranzini in ha raccolto decine di attestati di solidarietà, anche da parte di medici e il Messaggero oggi in edicola gli ha dedicato un articolo. La Asl di Pescara ha replicato che si trattava di un documento privato e non destinato ad altri uffici.