Dopo 45 giorni di fermo biologico, tornano in mare i pescherecci a strascico lungo la costa abruzzese. La ripresa, prevista stanotte, è però accompagnata da timori, per i costi di manutenzione accumulati durante lo stop e il prezzo del carburante, stabile a 70 centesimi al litro ma con prospettive di rialzo in inverno. Il fermo in agosto continua a sollevare polemiche: secondo gli armatori, non ha reali benefici biologici e favorisce piuttosto le importazioni estere. Senza indennità dal 2022, molti armatori hanno ridimensionato la flotta e lamentano la mancanza di ricambio generazionale: i giovani non scelgono più la pesca, attività costosa e poco redditizia. Con la ripresa si applica la “settimana corta”: tre giorni in mare fino a fine anno. Decisioni imposte dall’alto, lamentano i pescatori, che si sentono esclusi dai tavoli decisionali. Dal 15 ottobre scatterà inoltre il fermo volontario per le vongolare del Cogevo tra Martinsicuro e Pescara, fino al 30 novembre.