Le immagini parlano da sole: Via Cerrano, già in passato definita “la storia infinita”, oggi appare ridotta a un percorso di guerra.
Dopo le piogge degli ultimi giorni, la carreggiata si è letteralmente trasformata in un torrente di fango e ghiaia, con avvallamenti profondi, crepe e interi tratti completamente dissestati.
Sotto il viadotto, l’asfalto non esiste più: al suo posto ci sono solchi scavati dall’acqua, pietrisco e smottamenti laterali che minacciano di inghiottire ciò che resta della strada.
Residenti esasperati
Gli abitanti della zona non hanno più parole: «Siamo isolati e abbandonati – raccontano – ogni temporale peggiora la situazione, ormai è diventato impossibile transitare con auto normali. Per anziani e bambini è un rischio quotidiano». Molti parlano apertamente di pericolo per l’incolumità pubblica, ricordando che Via Cerrano è l’unico collegamento per diverse famiglie.
Non solo buche: rischio idrogeologico
Non si tratta di semplici buche o mancanza di asfalto. La strada è interessata da fenomeni di erosione del terreno e di smottamento, aggravati dall’assenza di canalizzazione e manutenzione del torrente Cerrano, che continua a riversare acqua e detriti lungo il tracciato.
Le domande ai responsabili
Perché nessun progetto di consolidamento strutturale è stato avviato? Dove sono i fondi destinati alla messa in sicurezza delle aree periferiche? Possibile che nel 2025 i cittadini debbano ancora vivere in queste condizioni?
Una richiesta chiara
I residenti chiedono risposte immediate e un intervento urgente. Non bastano più rattoppi: Via Cerrano necessita di un progetto serio di riqualificazione, con consolidamento del terreno e regimentazione delle acque.
Fino ad allora, questa strada rimane una trappola di fango e pietre, un simbolo di degrado che offende non solo chi ci abita, ma l’intera comunità silvarola.
Mauro Di Concetto