Partiti in circa 1500 dalla Stazione, sono diventati più di 2000 in Piazza Martiri,i manifestanti che questa mattina hanno riempito Teramo per chiedere giustizia e libertà per Gaza. La mobilitazione, animata da cori e striscioni, ha rappresentato il cuore della giornata di sciopero generale indetto dopo lo stop forzato alla flottilla diretta verso la Striscia. Il corteo, partito con un numero consistente di partecipanti, ha visto crescere via via la propria portata «Siamo qui per dare voce a chi non ne ha», hanno scandito gli organizzatori, sottolineando la necessità di rompere il silenzio sulla crisi umanitaria in corso. La piazza si è trasformata in un mosaico di bandiere e cartelli: tra i più visibili, quelli che chiedevano la fine del genocidio e un impegno più deciso della comunità internazionale. La manifestazione di Teramo segna così un momento cruciale non solo per la giornata di sciopero generale, ma anche per il percorso di mobilitazione che nelle ultime ore e ha trovato nuove energie dopo lo stop imposto alla flottilla.