Tensione alle elezioni per la Macroarea 2 (Colleatterrato, Villa Pavone, San Benedetto). Dopo giorni di polemiche e accuse, la situazione è degenerata nella giornata del voto, tanto che sul posto sono dovuti intervenire i carabinieri. La scintilla è stata una lite esplosa all’interno del seggio tra alcuni cittadini che chiedevano l’invalidazione delle elezioni e il presidente del seggio, l’architetto Raffaele Raiola. Le contestazioni riguardano la presunta mancanza di trasparenza e partecipazione nel processo elettorale: secondo i contestatori, non sarebbe stata data la possibilità di candidarsi a tutti gli interessati e la popolazione non sarebbe stata adeguatamente informata sullo svolgimento del voto.
Anche la politica di opposizione ha chiesto di invalidare le elezioni. Il consigliere comunale Luca Corona ha inviato una PEC al Comune di Teramo, alla Commissione dei Garanti, al presidente del Consiglio comunale Alberto Melarangelo e alla segretaria generale Daniela Marini, denunciando gravi irregolarità.
Nella comunicazione ufficiale, Corona sottolinea come la sede del voto, in via Umberto Biancone a Colleatterrato Basso, sarebbe stata già occupata per altre attività. «La richiesta ufficiale della sala — scrive il consigliere — è pervenuta solo il 3 ottobre, a meno di due giorni dal voto». Una circostanza che, secondo l’esponente comunale, rappresenta «l’ennesimo paradosso di elezioni grottesche» e «un’ulteriore mancanza di rispetto verso i residenti», molti dei quali non avrebbero nemmeno saputo dove recarsi per votare.
Corona ha chiesto formalmente l’annullamento delle elezioni della Macroarea n. 2, la riapertura dei termini per le candidature e un nuovo iter elettorale «in stretta aderenza allo Statuto e al Regolamento». Il consigliere ha inoltre annunciato la volontà di presentare un ricorso al TAR qualora la Commissione dei Garanti non accolga la richiesta di annullamento.