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«Scemenze da terrapiattisti». È una condanna senza appello, quella del consigliere regionale Paolo Gatti sulla presa di posizione della Cgil che, in una lettera aperta del segretario  Pancrazio Cordone, non solo solleva una «…questione etica e politica legata alla presenza, inizialmente annunciata e poi scomparsa dal programma ufficiale, del presidente di Leonardo S.p.A. », ma anche a «…chiudere ogni collaborazione con realtà che traggono profitto dal settore bellico». Il tutto, perché Leonardo SpA «…opera nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza…» ed è «… fornitrice di strumenti, assistenza tecnologica e logistica all’esercito israeliano». Una posizione, quella della Cgil, che Gatti definisce «…ben oltre le teorie dei terrapiattisti, perché Leonardo è un’azienda pubblica, della quale l’azionista di riferimento è il Ministero dell’Economia, un’azienda importante e fondamentale… dire che l’Izs dovrebbe interrompere i rapporti è un’assurdità pari a quella di chiedere di interrompere i rapporti con lo Stato italiano e il Vaticano».