×

Avviso

Non ci sono cétégorie

Screenshot_2025-10-10_alle_08.36.00.png
Sembrava una normale mattinata in salone: phon accesi, chiacchiere leggere e il profumo di shampoo nell’aria. Una cliente, una donna italiana, si siede per farsi sistemare i capelli mentre il compagno resta fuori ad aspettare. Tutto fila liscio, almeno fino al momento del conto. Quando la piega è finita e la donna si alza per uscire, si limita a dire con disinvoltura: «Paga lui», indicando l’uomo sulla porta. Lui entra, tira fuori la carta di credito e la porge alla titolare, per saldare i 30 euro del conto. Primo tentativo: transazione rifiutata. Secondo tentativo: stesso esito. Un piccolo imbarazzo, una scusa accennata — “forse un problema di linea” — e poi l’uomo che esce con passo svelto, promettendo di tornare subito. Ma non torna. E la titolare del salone, capendo l’antifona, non resta a guardare. Si lancia all’inseguimento del mancato pagatore, dando vita a una scena da film nel pieno del traffico di viale Bovio. L’uomo accelera, lei lo raggiunge, lo richiama a gran voce: «Ehi, il conto!» Ne nasce un confronto concitato, con l’uomo che avrebbe persino minacciato la parrucchiera pur di divincolarsi. Per sua sfortuna, però, una pattuglia della Polizia Locale, chiamata dalla titolare del salone e subito arrivata sul posto, l'ha loccato, mettendo fine alla corsa. Pochi minuti dopo arriva anche una volante della Polizia di Stato. L’uomo, un 40enne di origine albanese, viene identificato e denunciato per minacce e insolvenza fraudolenta. L'episodio conferma il crescente livello di insicurezza che si vive in città. La titolare del salone, che ha chiesto l'anonimato, racconta: «Di pomeriggio, sul far della sera ci chiudiamo dentro, per evitare tentativid i furto o rapina e nessuna delle ragazze va a riprendere la machina da sola... per paura»