


Un entusiasmo contagioso, una partecipazione che ha superato ogni aspettativa e, soprattutto, la conferma che la rinascita di un borgo passa sempre dalle persone che lo abitano. È stato un grande successo l’iniziativa promossa dalla Cooperativa Sociale di Comunità di Castelli, nata con l’obiettivo di coinvolgere, riunire e rilanciare uno dei borghi più importanti e simbolici dell’Abruzzo. Castelli, celebre in tutto il mondo per la sua storica tradizione ceramica e per il suo patrimonio artistico, si è trasformato negli ultimi mesi in un laboratorio di partecipazione e innovazione sociale. La neonata cooperativa ha saputo unire cittadini, artigiani, imprese e amministrazione comunale in un progetto condiviso, volto non solo alla valorizzazione turistica e culturale del borgo, ma anche alla creazione di nuove opportunità economiche e occupazionali. “Il nostro obiettivo è far sì che Castelli torni ad essere un luogo vivo, produttivo e attrattivo, senza perdere la sua identità”, spiegano i promotori della Cooperativa. “Abbiamo voluto costruire un modello in cui la comunità è protagonista, non spettatrice”. Tra gli interventi più apprezzati: la riapertura di botteghe artigiane, la creazione di percorsi esperienziali per visitatori e studenti, e una serie di iniziative culturali che hanno riportato il borgo al centro dell’attenzione regionale. Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di rigenerazione sociale e territoriale, in linea con le nuove politiche di sviluppo sostenibile e con il crescente interesse verso i modelli di economia comunitaria. Castelli, dunque, torna a far parlare di sé — non solo per la sua bellezza e la sua arte, ma per la capacità di reinventarsi a partire dalla propria gente.

