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È stato estratto vivo dalle macerie il carabiniere teramano Domenico Gabriele Martella, rimasto gravemente ferito nell’esplosione che ha distrutto un casolare a Castel d’Azzano, in provincia di Verona. L’esplosione, avvenuta durante un’operazione di sgombero, ha provocato la morte di tre carabinieri e il ferimento di quindici tra militari e agenti di polizia. Le forze dell’ordine erano intervenute per liberare l’abitazione, occupata da tre fratelli, quando la casa, satura di gas, è esplosa e crollata. Le macerie hanno travolto i soccorritori, seppellendo diversi uomini in divisa. Secondo le prime ricostruzioni, i tre fratelli sarebbero i responsabili dell’esplosione: due sono stati arrestati subito, mentre il terzo era inizialmente riuscito a fuggire. Martella, originario di Forcella, è figlio di Luigi, dipendente della Golden Lady, e della madre che vivono nello stesso paese.

"In queste ore di profondo dolore, esprimo la mia più sincera vicinanza all'Arma dei carabinieri per la perdita dei tre militari a Castel D'Azzano. Uomini e
donne dell'Arma che ogni giorno si sacrificano con coraggio e dedizione per la sicurezza di tutti noi". Così il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervenuto sull'esplosione avvenuta a Castel D'Azzano in un post sul suo profilo Facebook . "Un augurio di pronta guarigione - aggiunge - al carabiniere Domenico Gabriele Martella, originario di Teramo, estratto vivo dalle macerie. L'Abruzzo è con te".