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Non è chiaro se si sia trattato di un atto intimidatorio o di una vendetta per alcuni screzi che, dicono i rumors locali, vi sarebbero stati nel recente passato. Certo è che l'incendio che ha distrutto all'alba di oggi un'imbarcazione della piccola pesca è doloso. La "Pasqualina I", iscritta nei registri di Martinsicuro e di proprietà di un 50enne di Alba Adriatica, è andata completamente distrutta: i danni sono ingenti, almeno 40mila euro. Indagano i carabinieri sull'episodio che, stando ad una prima relazione a firma dei Vigili del Fuoco che sono intervenuti questa mattina per spegnere le fiamme, ha dunque una matrice dolosa. E si tratta del secondo atto contro il 50enne: la notte dell'Epifania l'altra sua imbarcazione, "San Gabriele", era stata colpita. Ignoti avevano dato fuoco alla prua della barca ma la tempestiva telefonata alla centrale dei Vigili del Fuoco ha scongiurato che andasse completamente distrutta, come al contrario è accaduto per la "Pasqualina". L'allarme è scattato intorno alle 7,30 subito dopo la pinetina, zona nord ad Alba Adriatica: tra lo chalet Il Faro e l'Hotel Lido. Gli inquirenti propendono per la matrice dolosa, anche alla luce dell'altro episodio, verificatosi una settimana fa. Ignoti avrebbero versato del liquido infiammabile su tutta la barca prima di appiccare l'incendio. Il natante, di piccole dimensioni, era a terra nella zona utilizzata come rimessa delle imbarcazioni. Un'area incustodita, in spiaggia. Il proprietario ha presentato denuncia questa mattina in caserma e ha dichiarato di non avere idea di chi possa essersi armato di benzina e accendino per procurargli un dispetto così grave. IMG_8276 IMG_8277 IMG_8278 IMG_8279 IMG_8280 IMG_8281